Moncenisio - Iseran - Valle d'Aosta 2010 - Team Leonida - Avdenture Riders

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Moncenisio - Iseran - Valle d'Aosta 2010

I Viaggi


13 - 14 - 15 Agosto 2010

partecipanti

Riccardo: BMW R1200RT - Luca & Adriana: BMW R1200RT - Franco & Monica: Suzuki V-Strom 650 - Michele: BMW R1200GS Adventure


Eccomi di nuovo qua a scrivere un'altra avventura fatta insieme ai miei cari amici del TEAM LEONIDA.
Come sempre accade, anche questa volta ci troviamo davanti a un bel menù focaccia, specialità del nostro ristorante preferito: Il Glicine d'Oro di Pallerone. In questo contesto abbiamo pianificato molti dei nostri viaggi, ed anche stavolta non possiamo mancare alla tradizione.
Organizziamo uno splendido percorso da compiersi nei tre giorni del week end di Ferragosto.
L'idea è questa: Moncenisio, Col de l'Iseran, e Valle d'Aosta.


Partiamo come sempre molto presto il venerdì 13 agosto, purtroppo le previsioni non promettono nulla di buono, e siamo consapevoli di trovare brutto tempo ma non ci arrendiamo. All'altezza di Fornovo le prime goccie d'acqua si posano delicatamente sulla visiera del casco come per dire... veniamo anche noi, infatti, dopo pochi chilometri, il cielo da nero si trasforma, a causa dei fulmini, in un lampeggiare di mille colori degno del più bel gioco di fuochi d'artificio che si possa ammirare alla festa di fine anno.
La Tempesta, che solo così si può descrivere, ci accompagna fino a Torino ma il morale è alto e ognuno di noi spera in cuor suo che presto tornerà il sole, ed in effetti, qualcuno lassù ci ha ascoltato. Passa poco tempo ed esce il sole che ci fa godere a pieno del panorama che ci si para davanti quando affrontiamo la salita del Moncenisio. Arrivati in cima siamo entusiasti del percorso fatto, ed è molto bello fermarsi un attimo per ammirare il panorama circostante in tutto il suo splendore. Le cime delle montagne ed i paeselli tutti intorno sembra che vogliano dirci... ehi ciao vi stavamo aspettando... benvenuti...

Proseguiamo fino a quando finalmente arriviamo al bivio che ci indica Col de l'Iseran.
Bene, inziamo la scalata al valico stradale più alto d'Europa. Il paesaggio è lunare, pietre e canaloni costeggiano la stretta carreggiata. Riesco con metodi un po' empirici a registrare il video di un pezzo di salita... meglio che non vi spieghi mio metodo di registrazione... a questo punto vi chiederete perchè? … curiosi vero? … beh … non ve lo dico.
Arrivati al passo la gioia è tanta. La targa indica “Col de l'Iseran 2770 m” … un altro passo è stato conquistato, il più alto di tutti.
Il silenzio che qui regna sovrano viene interrotto ogni tanto dal borbottio del motore di qualche veicolo in transito, ma appena questi si allontana, tutto torna come prima.
Ognuno di noi prova emozioni grandi che rimarranno impresse per molto tempo.
La discesa è dolce e fatta di verdi vallate sterminate sulle quale mandrie di bovini pascolano placidamente brucando l'erba qua e la. Chissà quanto latte ci faranno, chissà quanta cioccolata con sto latte. Meglio non pensarci, mi sta venendo fame. Per fortuna siamo ancora in Francia e non è difficile trovare un'area pic-nic, infatti ne troviamo una proprio di fianco alla strada, un bel prato verde con tavolino e panche. Che spettacolo si mangia. Ci prepariamo un bel pranzetto con la nostra attrezzatura che non manca mai nelle nostre avventure e per finire in bellezza ci facciamo pure un bel caffè con la moka. Ogni volta che arriva il momento del caffè i ragazzi mi invitano a gran voce in questo modo: “Dai Riccardo fai il caffè, dai facciamoci un caffè, dove hai messo la caffettiera...” ironizzando su alcuni episodi verificatisi nel Leonida Raid 2010, naturalmente situazioni comiche che ricordiamo sempre con piacere.

La giornata è volata, ci riportiamo quindi in Italia attraverso il Passo del Piccolo San Bernardo, passiamo il Colle San Carlo e ci fermiamo a Morgex dove troviamo un campeggio ben attrezzato. Montiamo il nostro campo base, ci gustiamo una deliziosa cenetta a base di chili con carne e naturalmente un buon caffè caldo.
Purtroppo ci informano che la giornata seguente sarà brutto. Che disdetta !!! dovevamo andare a visitare la Valtournenche, andare a Cervinia per ammirare le sue bellezze. Questa non ci voleva! Andiamo a dormire con la speranza di vedere il sole all'indomani, ma il risveglio ci fa tornare alla dura realtà. Piove e c'è la nebbia, decidiamo di andare ugualmente, consapevoli che non toglieremo mai le tute antipioggia per tutta la giornata.

Percorriamo tutta la Valtournenche, bellissima, piove c'è la nebbia ma questa vallata ci piace ugualmente, chissà che spettacolo sarebbe con il tempo bello... eppure questa atmosfera ci affascina ugualmente. Per la strada siamo le uniche moto a viaggiare, via radio ci parliamo spesso e ci teniamo compagnia. Il morale alla fine non è così così basso come pensavo, qualcuno ironizza dicendo che sono buoni tutti a viaggiare con il tempo bello, ma i veri motociclisti si vedono con il tempo brutto... eh beh …
Arriviamo a Cervinia verso ora di pranzo, non c'è un posto al riparo per poter preparare il pranzo con la nostra attrezzatura. Dobbiamo cercare un locale. Nel frattempo ci raggiunge anche Franco che non era potuto partire insieme a noi per motivi di lavoro. Con lui c'è la fidanzata “Giovanna” … in realtà si chiama Monica, ma io non ricordando mai il suo nome la chiamo “Giovanna”, lei che è una ragazza molto simpatica sta al gioco divertita e non si arrabbia. Siamo proprio un bel gruppo!!!
Con grande stupore ci accorgiamo che la nebbia si dirada e possiamo notare che sulle alture tutte intorno è caduta la neve.
Mangiamo un panino tutti insieme, siamo infreddoliti e bagnati.
L'acqua è aumentata d'intensità, ogni goccia che cade sembra volerci dire “ragazzi oggi si fa il bagno e non si passa”. Ci incamminiamo verso Morgex, ed arrivati a Torgnon facciamo una deviazione verso il Colle Saint Pantaleon. Arriviamo fino alle piste da sci, uno spettacolo di panorama. Proseguiamo verso Aosta e poi Morgex verso il campeggio.

Più ci avviciniamo a Morgex e più aumenta la pioggia, ormai siamo nel mezzo di una vera e propria tempesta. Il pensiero di arrivare alle tende sotto il diluvio senza la possibilià di asciugarsi e preparare una cena calda con calma ci fa scendere il morale sotto le scarpe, e più basso di così non potrebbe essere. Nel frattempo la moto di Luca inizia a fare i capricci e inizia spegnersi quando si lascia al minimo, forse la pioggia esagerata ha mandato in errore qualche sensore. Peggiodi così non si può. Parliamo alla moto come fosse una bella donna capricciosa, la coccoliamo un po' e le sussurriamo di portarci al campeggio. La BMW R1200RT ci ascolta, si lascia sedurre e riporta Luca e l'Adriana alle tende.
In prossimità del campeggio Michele ed io ci guardiamo e capiamo che dovevamo dare un svolta alla giornata visto che gli animi dei nostri compagni iniziavano a dare i primi segni di cedimento. Escogitiamo un piano rivelatosi poi perfetto! Andiamo in paese, acquistiamo due teloni giganti, 40 metri di corde, un bel dolce ed una decina di bottiglie di vino. Tornati al campeggio, con l'aiuto di tutti, costruiamo un vero e proprio accampamento che ci permette di stare tranquilli ed asciutti nonostante il diluvio. In pochi minuti tende e moto sono all'asciutto e di li in poi gli animi tornano positivi.
Riusciamo a preparaci una cena calda ed aiutati dal dolce e dalle bottiglie il morale torna alto.

La domenica mattina, Ferragosto, ci prepariamo con calma, smontiamo tutto e torniamo a casa con una nuova tosta esperienza.
Abbiamo imparato che nella difficoltà più grandi durante i viaggi un'idea geniale può sempre cambiare l'esito delle situazioni più nere; con l'aiuto di tutti si possono risolvere i problemi al meglio e trasformare quindi un viaggio da una delusione ad un'avventura.
Prima di prendere l'autostrada ci dirigiamo verso la splendida vallata della Valpelline dove sappiamo che al suo inizio si trova la diga di Place Moulin che merita veramente di essere vista.
Una volta arrivati il paesaggio ci lascia a bocca aperta e ci fa dimenticare le difficoltà del giorno prima. È un posto da sogno, le parole non possono rendere il giusto merito a questo panorama.
La discesa ci fa venire appetito sentendo i profumi dei piatti tipici della zona. Ci avevano detto che era assolutamente d'obbligo provare la “Sopa Valpellinenze” ma essendo Ferragosto i ristoranti erano completi e quindi la proveremo la prossima volta. Ci arrangiamo con la nostra attrezzatura.

opo pranzo ci dirigiamo ad Aosta dove prendiamo l'autostrada e rientriamo verso casa.
Abbiamo concluso un'altro giro e grazie solo alla nostra caparbietà abbiamo fatto finire in un trionfo una gita motociclistica anche sotto la pioggia.
Un saluto a tutti sperando come sempre di avervi fatto emozionare, chi vi scrive è Lo Zio.
Al prossimo viaggio con un altro racconto. Zan Zan !!!

P.S. Ah dimenticavo... vi state chiedendo che tempo abbiamo trovato al ritorno? Curiosi eh?
Allora ve lo dico. All'altezza di Pavia la tempesta ci aspettava e ci ha accompagnato fino a casa... del resto l'acqua ama il Team Leonida... per lo meno non moriremo mai sete... Zan Zan !!!

 
 
 
 
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