Liechtenstein e Silvretta 2012 - Team Leonida - Avdenture Riders

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Liechtenstein e Silvretta 2012

I Viaggi

13 - 14 - 15 luglio 2012

Partecipanti

Riccardo e Monica a bordo di BMW R1200 RT - Michele e Vanessa a bordo di BMW R1200 GS Adventure

guarda il film in HD con il player


Cari amici un saluto dallo Zio.
Questa estate, vista la crisi che ci attanaglia tutti, abbiamo girato molto meno rispetto agli anni passati però, con sacrifici enormi abbiamo voluto toglierci la soddisfazione di andare ad ammirare la strada più bella d’Europa. Così infatti viene denominata, LA SILVRETTASTRASSE.
In questo giro, oltre a me, sono presenti i seguenti componenti: la Zia, Michele e la sua neo sposa Vanessa.
Gli altri nostri compagni sono assenti per cause di forza maggiore.
Partiamo come sempre di buona ora pur sapendo che le previsioni hanno annunciato che la nostra amica tempesta ci attende anche questa volta. Purtroppo non possiamo rimandare la partenza in altra data e partiamo comunque incuranti del tempo.

Verso il lago d’Iseo siamo costretti a indossare la mitica armatura compagna di tante battaglie (la tuta anti pioggia) e ripartiamo alla volta del passo dell’Aprica. Arrivati in vetta ci prendiamo un buon caffè rigenerante per corpo e anima perché il morale non è tra i migliori. Trovare brutto tempo durante la bella stagione non è da tutti.
Nonostante le gocce continuino a cadere proseguiamo verso il passo dello Stelvio, il tempo sembra migliorare e ci fa gustare il paesaggio in modo più sereno. Diradata la nebbia, riusciamo a scorgere le mucche al pascolo e le marmotte, un’emozione che ci fa dimenticare la pioggia presa nella mattinata. Arrivati alla cima, lo Stelvio è pressoché libero di nubi e riusciamo a scorgere le vette intorno ancora coperte di neve.

Facciamo qualche foto di rito e ripartiamo per la nostra prossima meta, il passo Resia con il suo campanile nel lago. Giunti sul lago di Resia il tempo sembra che si sia ravveduto facendoci godere dello splendido paesaggio montano con un bel sole senza nubi. Anche qui scattiamo qualche foto e ripartiamo per andare al campeggio che dista pochi chilometri dal passo. Arrivati al campeggio montiamo subito le tende e con piacevole sorpresa notiamo una bellissima piscina e un laghetto che fanno al caso nostro. Dopo un’abbondante cena andiamo a riposare con la speranza che le previsioni per il giorno successivo siano sbagliate. Purtroppo durante la notte arriva una pioggia incessante che alla mattina ci costringe a smontare le tende sotto il diluvio. Per non farci mancare niente il campeggiatore ci avverte, con tono un po’ preoccupato, che intraprendere il Silvretta in queste condizioni non va bene, che è una strada molto pericolosa e in vetta è prevista neve abbondante. Un rapido briefing e decidiamo... AVANTI!!!

Partiamo incuranti dei consigli ricevuti, ma sempre con prudenza e un occhio alla temperatura che rimane sempre sopra lo zero che significa niente neve o ghiaccio. Iniziamo la salita. La pioggia, la nebbia e il vento non ci fanno vedere un granché, s’intravvedono le mucche letteralmente in mezzo alla strada e dobbiamo stare attenti a evitarle. La strada è tenuta veramente bene. Arrivati alla cima, scopriamo la presenza di una diga immensa. Il freddo si fa sentire ma il paesaggio è bellissimo per quel poco che si riesce a vedere.
A causa del vento freddo che taglia letteralmente la faccia ci tocca scendere. In fondo alla valle ci rifocilliamo in una specie di self-service/caseificio ove i gestori danno dimostrazioni di come si fa a produrre il formaggio. Dopo il caffè rimettiamo la tuta e ci dirigiamo verso il Principato del Liechtenstein. Siamo curiosi di cosa troveremo nella capitale VADUZ.

Il Liechtenstein, quarto Stato più piccolo d'Europa, è situato nella valle del Reno, nelle Alpi, fra la Svizzera e l'Austria. Tutto il confine occidentale del Liechtenstein è formato da questo fiume. La parte orientale del paese è completamente montuosa, il punto più alto è il Grauspitz, con un'altezza di 2.599 m. Nonostante la collocazione alpina il clima del Liechtenstein è abbastanza mite, grazie ai venti che soffiano da meridione. Durante l'inverno, le montagne offrono una serie di ottime stazioni per gli sport invernali.
A dispetto della sua ridotta superficie, il Liechtenstein è il paese più ricco del mondo come PIL pro capite. Il benessere del Principato si fonda principalmente su un sistema bancario che incita all'afflusso di capitali dai rispettivi sistemi fiscali nazionali. Il Liechtenstein è pertanto considerato da talune nazioni un paradiso fiscale.

Arrivati in centro, notiamo che si respira una strana aria, qui è pieno di turisti cinesi e giapponesi che comprano qualsiasi cosa. Noi facciamo un giro per il centro e facciamo due foto. Questo è un gran bel posto ma non è adatto alle dimensioni delle nostre tasche e così ci rimettiamo in viaggio e andiamo al campeggio che avevamo visto da casa per pernottare. Troviamo il camping pieno di gente e con una bellissima festa in atto, ma vista la temperatura rigida e le tende bagnate optiamo per una calda stanza anche per premiare le nostre compagne che nonostante il tempo impervio non si sono lamentate per nulla.

Ci concediamo una lauta cena e una buona grappa e poi a nanna. La mattina seguente, al nostro risveglio, il tempo è bello, e dopo un’abbondante colazione ci dirigiamo verso lo spettacolare Furkapass. E' una vera emozione percorrere la strada che è stato il set cinematografico del film “007 Missione Goldfinger”. Nel 1964, infatti, quassù furono girate alcune scene del film in questione che vedeva tra i protagonisti Sean Connery nel ruolo di James Bond e Gert Frobe nella parte del cattivo Auric Goldfinger.
Davanti al poderoso ghiacciaio ci accorgiamo che lo stesso si è ritirato rispetto all’anno passato di circa duecento metri. Scendendo ci godiamo il paesaggio mozzafiato. In fondo si riescono a scorgere le locomotive a vapore che portano indietro i ricordi a tempi passati ormai lontani.

Il rientro è tranquillo, siamo un po’ delusi per il tempo brutto che abbiamo trovato e ora che stiamo tornando verso casa, splende il sole... che possiamo fare... ad Airolo decidiamo di passare sul lago di Lugano che regala all’occhio un che di magico e fantastico. Qui è sempre pieno di gente che passeggia sulle sue sponde, vorremo fermarci anche noi ma i nostri cari ci aspettano e l’indomani anche il lavoro ci attende quindi puntiamo la prua verso casa con la promessa di tornare ancora e la speranza di veder splendere il sole. Spero sia riuscito a farvi un po’ sognare e immaginare le cose e i posti che abbiamo visto in quest’avventura, un complimento ai miei compagni di viaggio che anche in quest’occasione sono stati affidabili come sempre... e un saluto a voi cari amici da me, lo ZIO, la ZIA, MICHELE e VANESSA.
Un caloroso abbraccio LO ZIO ...ZAN ZA

 
 
 
 
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